Con gli autori Giuseppe Culicchia, Fabio Geda, Jorge Carrión, due libraie italiane che operano all’estero, un docente e scrittore spagnolo che lavora in Italia
Anche in questo difficile 2020 si rinnova l’appuntamento con gli autori e i librai dedicato a tutti gli amanti della lettura. Ritorna Triestebookfest, in un’edizione particolare, che partirà ON AIR da mercoledì 4 a venerdì 6 novembre e proseguirà, auspicabilmente in presenza, a marzo 2021. S’intitola “Venti di libertà”, un tema profetico in epoca di pandemia, e in questa sua prima parte sarà strutturato sotto forma di tre incontri trasmessi in streaming sui canali social del Festival (Facebook e YouTube), che avranno come protagonisti due noti autori italiani, i torinesi Giuseppe Culicchia e Fabio Geda, e un autore spagnolo, Jorge Carrión, due libraie italiane che operano all’estero e un docente spagnolo, a sua volta scrittore, che lavora in Italia. Con i graditissimi ospiti di Triestebookfest si toccheranno molti temi, a partire dal loro ultimo libro, senza dimenticare il filo conduttore del Festival 2020-2021, i “Venti di libertà”.
Si partirà mercoledì 4 novembre alle 19.30, con il dialogo tra Elisabetta Cavani, libraia di Monaco e fondatrice di ILFest, il primo festival di letteratura italiana in Germania, e Giuseppe Culicchia, con cui si parlerà del suo ultimo libro, “E finsero felici e contenti” (Feltrinelli, 2020). Parteciperà anche Pierpaolo Marrone dell’Università di Trieste. Un’opera di satira chirurgica e impietosa, che nell’epoca dello storytelling e delle fake news mette in risalto le ipocrisie che si nascondono in tutte le espressioni del politicamente corretto, che sembrano essere il baluardo della nostra libertà e invece non sono altro che concetti che limitano la nostra capacità di pensare. Riscoprire la bellezza di un linguaggio scevro da stereotipi è un passo importante verso la riconquista della libertà d’espressione.
Giovedì 5 novembre alle 19.30 sarà la volta di Fabio Geda, che sarà intervistato dalla libraia di Graz Enrica Brillakis, a partire dalla sua opera forse più nota, “Nel mare ci sono i coccodrilli” (Baldini+Castoldi) e dal suo seguito, da poco pubblicato “Storia di un figlio. Andata e ritorno” (Baldini+Castoldi). L’incontro offrirà l’occasione per conoscere questo autore e capire cosa abbia significato per lui scrivere questa storia, quella di un ragazzo afgano che fugge da terre martoriate dalla guerra, dove la libertà non esiste più.
Ultimo appuntamento di questo Triestebookfest 2000 ON AIR sarà venerdì 6 novembre alle 19.30, con lo scrittore, giornalista e saggista spagnolo Jorge Carrión, che al mondo delle librerie ha dedicato ben due saggi, tradotti anche in italiano: “Librerie. Una storia di commercio e di passioni” (Garzanti, 2015) e “Contro Amazon. Diciassette storie in difesa delle librerie, delle biblioteche e della lettura” (2020, Edizioni E/O). Ad intervistarlo Pablo Martinez Rosado, docente del Collegio del Mondo Unito e scrittore a sua volta, e alcuni studenti del Collegio, che hanno contribuito all’ideazione dell’incontro. Carrión è l’ospite ideale per raccontare la libreria come luogo di espressione delle nostre libertà, come spazio per condividere quello che siamo e pensiamo, come occasione per crescere e imparare. Con lui si discuterà dei libri come oggetti; della lettura come ossessione e come follia, ma anche come pulsione inconscia o come impresa commerciale; del mondo come libreria e della libreria come mondo.
Tutti gli appuntamenti si potranno seguire in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Triestebookfest.
BIOGRAFIE AUTORI:
Giuseppe Culicchia (Torino 1965), ex libraio, è figlio di un barbiere siciliano e di un’operaia piemontese. Ha pubblicato 24 libri con i maggiori editori italiani ed è tradotto in dieci lingue. Dal suo long seller Tutti giù per terra è stato tratto l’omonimo film. Il suo ultimo romanzo è Il cuore e la tenebra (Mondadori, 2019). Ha tradotto tra gli altri Mark Twain, Francis Scott Fitzgerald e Bret Easton Ellis. Per Einaudi ha tradotto American Psycho e Lunar Park di Bret Easton Ellis e ha pubblicato Ritorno a Torino dei signori Tornio (2007) e Mi sono perso in un luogo comune (2016). Nel 2017 Einaudi ha ripubblicato, con una nuova introduzione dell’autore, Il paese delle meraviglie e nel 2018, con una nuova introduzione dell’autore, Tutti giù per terra.
Fabio Geda è nato a Torino nel 1972, dove tuttora vive e lavora. Si occupa di disagio minorile e animazione culturale. Collabora con Linus e con La Stampa sui temi del crescere e dell’educazione. Con la Scuola Holden su quelli della letteratura. Con Torino Sistema Solare su quelli dell’impegno civile. Dopo aver vinto con il suo primo romanzo, Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani (2007), il Premio Miglior Esordio Fahrenheit si è aggiudicato nel 2009 il Premio Grinzane con L’esatta sequenza dei gesti. La fama definitiva è arrivata poi con la pubblicazione di Nel mare ci sono i coccodrilli (2010) in cui ha raccontato la vera storia di un ragazzo fuggito dall’Afghanistan conquistando l’attenzione di tutti i media. Fabio e Enaiatollah, il ragazzo protagonista che ha raccontato a Fabio la sua storia, sono stati ospiti insieme di diverse trasmissioni televisive. Il libro è già stato tradotto in oltre trenta paesi e da questa storia è stato tratto uno spettacolo teatrale.
Jorge Carrión (Tarragona, Spagna, 1976) è scrittore e direttore del Master di creazione letteraria dell’Università Pompeu Fabra di Barcellona. Scrive regolarmente sui quotidiani La Vanguardia e The New York Times. Tra i suoi romanzi ricordiamo Los muertos, Los huérfanos e Los turistas, mentre tra i saggi Teleshakespeare, Librerías (Librerie, Garzanti), Barcelona. Libro de los pasajes, Contro Amazon e Lo viral. Vincitore di numerosi premi, è stato tradotto in quindici lingue.